Il mio “rimborso di windows” con Dell.

Il 2 agosto inviai questa email proponendo una nuova soluzione al mio problema:

Salve è da un po’ che non la contatto per richiedere il rimborso del sistema operativo Windows Vista Ultimate a me imposto durante l’atto dell’acquisto di un portatile xps m1530.

Avrei voluto partecipare alla “class action” semi-organizzata dalla ADUC per vedere se effettivamente secondo la legge italiana ho ragione io nel domandare e pretendere il rimborso del solo software non richiesto(nel quale la licenza specifica la possibilità di richiedere il rimborso) o se la posizione di Dell nel richiedere il ritiro dell’intero acquisto è legittima.

Causa cambio di governo e rinvio della legge sulla class action e non volendo ora avviare una mia causa per motivi di tempo e denaro vorrei chiedere e proporre una soluzione al mio problema:

Possiedo già un altro portatile sul quale necessito di installare una versione di MS Windows come sistema operativo.
Non avendo mai accettato la licenza del windows preintallato sul mio portatile Dell non è possibile fare un trasferimento di licenza da un pc ad un altro?
Nell’EULA di Windows Ultimate, letta ormai mesi fa, non ricordo se esiste una clausola che permette il trasferimento della licenza da un pc ad uno successivo. Non saprei neppure come recuperare una copia dell’EULA senza rovinare l’incarto del dvd di windows.
Cosa afferma che quella licenza OEM è legata al portatile Dell e non ad un altro portatile(Dell o di altro produttore)?

Chiedo cortesemente di sapere se per Dell è fattibile questa cosa o se per un’operazione del genere devo contattare microsoft.

Spero di ottenere risposta in tempi brevi come è sempre avvenuto.

Cordiali saluti
Mario Santagiuliana

P.S. Confido ancora nel cambio di politica di Dell Italia per quanto riguarda il rimborso del solo software per chi è stato costretto ad acquistarlo contro volere e anche in una maggiore attenzione nel vendere in Italia computer senza sistema operativo: è quasi offensivo vedere come Dell continui a moltiplicare le offerte di computer senza sistema operativo, o con addirittura preinstallato SO diversi da windows come ubuntu, in quasi tutti gli altri paesi mondiali escludendo sempre l’Italia.

Pochi giorni dopo arrivò questa risposta (data 6 agosto):

Buongiorno

Abbiamo ricevuto la lettera di ADUC con l’eventuale possibilità di una Class Action.

Puo’ provare ad usare la licenza OEM sul prodotto, ma non ne assicuro il funzionamento, e non saprei dire se la registrazione, tramite sito Microsoft o con contatto telefonico, venga accettata da microsoft.

Puo’ comunque aprire il dvd di Windows per provare e leggere in quanto non verrà recuperato.

La politica di rimborso del sistema operativo non é ancora stata cambiata e al momento il servizio Marketing non ha ancora provveduto ad inserire la scelta di Ubuntu per i sistemi italiani.

A disposizione per eventuali precisazioni

Cordialmente
[Recapiti del rappresentante]

Contattai nei giorni successivi il servizio clienti di Microsoft e appena ebbi il tempo scrissi alla Dell questa email il 25 agosto:

Salve quest’oggi ho contattato il servizi clienti di Microsoft per chiedere della possibilità di trasferimento della licenza dal mio portatile Dell ad un altro computer.
Avete detto che per voi non c’è problema ma la cosa dipenderebbe dall’accettazione di microsoft giusto?

A parte il lato tecnico del possibile non funzionamento del sistema operativo su altre macchine che reputo impossibile(se no come potrei installarlo su una macchina virtuale? Non l’ho fatto, però la licenza di Vista Ultimate permette questa cosa); l’operatrice con la quale ho parlato ha reputato impossibile che Dell si rifiutasse di rimborsare il solo software, come da me richiesto e come espresso nell’EULA di Windows, mi ha di conseguenza promesso che avrebbe fatto una richiesta, fine a se stessa (ovviamente), all’interno di microsoft che faccia presente di questo comportamento di Dell.

Trovo assurda questa situazione: essere stato obbligato a comprare un software che all’atto dell’ordine ho espressamente richiesto a più riprese di non avere, trovare nell’EULA del software la possibilità di richiesta di rimborso a patto di non accettare la licenza e utilizzare tale SO e ritrovarmi nell’impossibilità di avere il rimborso del
software, come detto nell’EULA e dalla stessa operatrice di Microsoft con la quale ho conversato, a meno di restituire l’intero acquisto che ho effettuato.

L’operatrice oltretutto ha detto che la licenza OEM che possiedo è gestita da Dell di conseguenza non è a loro che devo chiedere le cose ma alla Dell stessa. Come infatti avevo fatto.

Per l’ennesima volta chiedo a Dell le modalità di rimborso del software non richiesto come espresso nell’EULA e come confermato dall’operatrice di Microsoft.
Faccio presente alcune sezioni dell’EULA che sono riuscito a recuperare da un precedente backup del file, estratto dalla partizione mai usata di Windows Vista tramite una distro live di linux prima di procedere con la cancellazione e l’installazione sul portatile di altro software. Queste sezioni mi sembra che chiaramente confermino la possibilità di ottenere il rimborso:

“Utilizzando il software, il licenziatario accetta le presenti condizioni. Qualora il licenziatario non le accetti, non potrà utilizzare il software e dovrà contattare il produttore o l’installatore per conoscere le modalità di restituzione allo scopo di ottenere il rimborso del prezzo.”
(Questa è nella prima pagina dell’EULA.)

“25. LIMITAZIONE DI RESPONSABILITÀ ED ESCLUSIONE DI DANNI. Ad eccezione di un eventuale rimborso che il produttore o l’installatore potrebbe fornire, il licenziatario non potrà richiedere il risarcimento per eventuali altri danni, [..]”
Specifica chiaramente la possibilità di un eventuale rimborso.

Nella sezione riguardante la “GARANZIA LIMITATA”:
“D. RIMEDI DEL LICENZIATARIO. Il produttore o l’installatore, a propria scelta, (i) riparerà o sostituirà il software senza alcun costo aggiuntivo oppure (ii) accetterà la restituzione del prodotto e rimborserà l’eventuale importo pagato dal licenziatario. Il produttore o l’installatore potrà inoltre riparare o sostituire i supplementi, gli
aggiornamenti e il software sostitutivo oppure rimborsare l’eventuale importo pagato; il licenziatario dovrà contattare il produttore o l’installatore per conoscere le modalità di rimborso. Questi sono gli unici rimedi del licenziatario relativi alla violazione della garanzia limitata.”
“F. PROCEDURE PER FAR VALERE LA GARANZIA. Il licenziatario dovrà contattare il produttore o l’installatore per informazioni su come ottenere i servizi relativi alla garanzia per il software. Per ottenere un rimborso, il licenziatario dovrà attenersi alle modalità di restituzione del produttore o dell’installatore.”
Comunque quest’ultimo pezzo della garanzia limitata non rientra nel mio caso ma è solo per far capire che esiste il rimborso nell’EULA. Nel caso che un utente faccia valere la garanzia e richieda il rimborso del software anche qui richiedete la restituzione di tutto l’acquisto?

Per quanto riguarda la possibilità di trasferimento a terzi della licenza nell’EULA ho trovato questo:
“15. TRASFERIMENTO A TERZI. Il licenziatario potrà trasferire il software direttamente a terzi solo con il dispositivo con licenza. Il licenziatario non potrà più trattenere alcuna copia del software o di versioni precedenti. Prima di consentire qualsiasi trasferimento, l’altra parte dovrà accettare che il presente contratto si applichi al
trasferimento e all’utilizzo del software. Il trasferimento dovrà includere l’etichetta con la scritta “Certificato di Autenticità”.”
Confermando ciò che mi aveva detto l’operatrice della Microsoft.
Io mi trovo con le mani legate, non posso utilizzare il software perché non accetto i termini di utilizzo di tale software presenti nell’EULA.
Non posso sfruttarlo su un’altra macchina(cosa che mi sarebbe utile) perché la licenza non permette il licenziatario(me stesso) di trasferirlo dal mio portatile.

A meno che non assecondiate la mia richiesta di rimborso o non mi diate* un contratto/una carta/un “nulla osta” valido legalmente che mi consenta di poter trasferire la licenza su un’altra macchina io resto con l’amaro di aver dovuto spendere dei soldi per una licenza che non volevo e che non posso utilizzare.
*Chiedo a voi questa cosa perché come espressamente specificato nell’EULA:
“Le presenti condizioni costituiscono il contratto tra il licenziatario e
· il produttore del dispositivo che distribuisce il software con il dispositivo oppure
· l’installatore del software che distribuisce il software con il dispositivo.”
Di conseguenza un contratto fra me e la Dell.

Ringrazio ancora dell’attenzione, mi scuso per la lunghezza dell’email, di eventuali errori grammaticali e spero di avere una risposta a breve termine, cosa che conferma l’impegno e l’interesse sempre costante e presente degli operatori di Dell e di Dell stessa nei confronti dei suoi clienti.

Mario Santagiuliana

La risposta non si fece attendere:

Buongiorno

Come dice correttamente l’operatrice Microsoft la licenza OEM é gestita da Dell – quindi si devono rispettare i criteri delle condizioni di vendita Dell.

Non é la prima volta che un operatore di Microsoft dice che non é normale che un produttore di PC non rimborsa il sistema operativo; ma come ho sempre detto, il contratto é stato stipulato tra voi e Dell, e non tra voi e Microsoft. Quindi valgono le clausole di contratto con Dell.
Inoltre Microsoft é a conoscenza di quanto viene stabilito dai produttori a livello di rimborso.

Per quanto riguarda il trasferimento di terzi per le licenza, come anticiapto, noi vendiamo la licenza OEM legata ad un PC ad un certo numero di matricola (service tag) – l’etichetta della licenza é comunque registrata come DELL – quindi se voi la trasferite su un PC non Dell, é a vostro rischio in caso di controlli di spiegare la situazione. Probabilmente potrà funzionare in quanto non ancora attivata sotto Microsoft – ma non lo posso assicurare – in quanto il CD di Back-Up e la licenza sono legate a sistemi Dell che hanno già la partizione del disco con tale licenza.

Ripeto ancora una volta che le condizioni di vendita da voi accettate al momento dell’acquisto sono i limiti del contratto.

Ad oggi quindi, essendo passati 10 giorni dal ricevimento della merce, non potremmo effetture il recesso ed conseguente rimborso.

Cordialmente
[Recapiti del rappresentante]

Risposi a questa email il 28 agosto.

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