Il mio “rimborso di windows” con Dell.

Non sto chiedendo un recesso del prodotto che reputo ottimo e superiore a molti altri portatili in commercio.
Sto chiedendo il rimborso del software non richiesto e rispetto del contratto EULA e condizioni generali di Dell che Dell stessa non rispetta non accettando le mie richieste.
Per ovviare al vostro disinteresse nei confronti degli utenti che richiedono il rimborso del software ho chiesto un accordo con Dell per poter trasferire legalmente la licenza OEM(che sono stato costretto a comprare e che non ho accettato sul pc Dell) su un altro pc, anche questa richiesta è stata irragionevolmente rifiutata, pur non essendoci alcun tipo di perdita da parte di Dell.

Vi esorto nuovamente a fornirmi le indicazioni su come restituire i dispositivi cd/dvd con il software da me non richiesto e le modalità per il rimborso ricordando questo:
Nell’EULA di Microsoft Windows Vista Ultimate:
> > Utilizzando il software, il licenziatario accetta le presenti condizioni. Qualora il
> > licenziatario non le accetti, non potrà utilizzare il software e dovrà contattare il
> > produttore o l’installatore per conoscere le modalità di restituzione allo scopo di
> > ottenere il rimborso del prezzo.

Nelle Condizioni Generali di Dell:
> > Nel caso in cui il Cliente decida di non accettare la licenza del sistema operativo all’eventuale
> > avviamento, Dell accetterà la restituzione dell’intero prodotto per il rimborso solo nei tempi
> > indicati, rispettivamente, nel presente articolo per i Consumatori e i non Consumatori.

Voglio far tenere a mente che il modo finora esposto da Dell sulle modalità di rimborso rendono questa clausola vessatoria!
Riferendomi a questo indirizzo sulla spiegazione delle clausole vessatorie: http://www.studiolegale-online.net/contratti_06.php e riportando qui sotto i motivi per la quale la clausola del contratto è vessatoria, vi chiedo cortesemente per l’ennesima volta di indicarmi le modalità di rimborso del software non richiesto.
Cito:

> > Nel caso in cui ci si riferisce a un contratto stipulato tra professionista e consumatore (art. 1469-bis e ss. c.c.)che ha per oggetto la cessione di beni o la restazione di servizi, si considerano vessatorie le clausole che, malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto.
> >
> > Si presumono vessatorie fino a prova contraria le clausole che hanno per oggetto o per effetto di:
[…]
> > 14. riservare al professionista il potere di accertare la conformità del bene venduto o del servizio prestato a quello previsto nel contratto o conferirgli il diritto esclusivo d’interpretare una clausola qualsiasi del contratto;
[…]
> > 20. prevedere l’alienazione di un diritto o l’assunzione di un obbligo come subordinati ad una condizione sospensiva dipendente dalla mera volontà del professionista a fronte di un’obbligazione immediatamente efficace del consumatore.
> > La vessatorietà di una clausola è valutata tenendo conto della natura del bene o del servizio oggetto del contratto e facendo riferimento alle circostanze esistenti al momento della sua conclusione ed alle altre clausole del contratto medesimo o di un altro collegato o da cui dipende.
> >
> > In caso di dubbio sul senso di una clausola, prevale l’interpretazione più favorevole al consumatore.
> >
> > Le clausole considerate vessatorie sono inefficaci, mentre il contratto rimane efficace per il resto.

Come già discusso tempo addietro sulla possibile diversa interpretazione del punto 7.3 (da lei confermata via telefono e vie email) delle Condizioni Generali di Dell, in cui per “intero prodotto” può essere, da parte di Dell inteso per l’intero acquisto effettuato, mentre da parte mia “intero prodotto” come intero prodotto software da me non richiesto. Non vedo il dubbio sulla natura vessatoria della clausola.
Come citato e come riportato nel codice civile (Art. 1469-quater. Forma e interpretazione.) l’interpretazione della clausola cade in mio favore.
La vostra vecchia risposta del 06/05/2008, cito:
> > il punto 7.3 é stato interpretato da voi in un certo modo, ed da parte mia ho detto che pero’ dev’essere interpretato come Dell intende, cioé “intero prodotto”, non solo licenze.

di conseguenza agisce contraria alla legge e contraria all’interesse e tutela del consumatore.

La mia interpretazione, oltretutto, mi pare che annulli pure la natura vessatoria della clausola rispettando il mio diritto di rimborso del software non richiesto.
Non vedo oltretutto come Dell possa perderci: la licenza che dovrà rimborsarmi potrà rivenderla ad altri, otterrà da questa azione una pubblicità positiva nei suoi confronti invogliando nuovi consumatori all’acquisto di prodotti Dell fiduciosi del Suo interesse nei confronti del consumatore, del rispetto dei contratti e della libertà nella scelta del software che dovrebbe avvenire precedentemente all’acquisto e non postumo con la richiesta di restituzione e di rimborso.
Nel caso mi rispondiate che vi è annullamento totale della clausola dovrete rispettare in toto l’EULA di Windows Vista Ultimate, senza giri di parole, indicandomi le modalità di rimborso del prezzo del software non accettato e della sua restituzione.

Cordiali saluti a tutto lo staff Dell

Mario Santagiuliana

Stavolta la risposta da parte di Dell non arrivò immediatamente così inoltrai l’email con un avviso che avrei inviato un fax nel caso le mie email non fossero lette o pervenute. Mi fu risposto così il 5 settembre:

Buongiorno

Le condizioni per il rimborso del sistema operativo non sono differenti rispetto a quanto annunciato da con le mail scambiate nel mese di maggio.

Inviando il fax o la lettera verrà comunque gestita da me personalmente.

Cordialmente
[Recapiti del rappresentante]

Risposta alquanto deludente…
Il giorno successivo risposi così:

L’invio di una lettera o di un fax sarebbe stato in seguito ad una impossibilità di una Sua ricezione della mia email, dato è da una settimana che aspetto risposta mi è sorto il dubbio.

Essendo oltretutto passata una settimana e avendo dato gli estremi del Codice Civile che confermano quanto da me sempre affermato e sostenuto la vostra risposta la trovo alquanto deludente e scadente.
Inizio a domandarmi se la mia email è stata letta in toto da Lei e dai Vostri legali. Una risposta come la vostra la trovo inammissibile di fronte alla citazione del Codice Civile Art. 1469-quater.
Forma e interpretazione. che riporta quanto segue: “In caso di dubbio sul senso di una clausola, prevale l’interpretazione più favorevole al
consumatore.”. Codice che di conseguenza fa cadere quel che da Lei è sempre stato sostenuto.

Ne abbiamo anche discusso per telefono mesi fa e Lei stesso mi ha dato conferma che clausola 7.3 delle Condizioni Generali di Dell è una clausola dubbia, che può avere diversa interpretazione(cosa che ho più volte spiegato prima con un fax poi via email mesi addietro).
La risposta datami che il pezzo dubbio della clausola 7.3 deve essere:
> > “interpretato come Dell intende, cioé “intero prodotto”, non solo licenze.
è contraria al Codice Civile Italiano mi pare e contraria così alla tutela e diritti del consumatore!

Dopo aver citato una fonte abbastanza autorevole, il codice civile, e aver indicato un sito web per una spiegazione chiara e semplice delle clausole vessatorie, pretendo che mi si dia almeno una risposta seria e una spiegazione alla continua e persistente posizione di Dell Italia nei confronti dei suoi acquirenti!
Una semplice riga la trovo una bella presa ingiro.

Vorrei per lo meno avere una spiegazione di come è possibile legalmente questo comportamento di Dell.
Non riesco capire come di fronte a una già citata sentenza a favore dei consumatori riguardante questo problema, ai moniti delle associazioni dei consumatori, al Codice Civile, a mio avviso, inosservato sia possibile che si continui a persistere con la solita risposta senza dare alcun tipo di spiegazione in merito!!!

Sembra che l’unica soluzione che proponiate ai Vostri acquirenti per vedere osservato il diritto di rimborso di software non richiesto sia di procedere per vie legali.
Come più volte detto però non voglio percorrere quella strada, la faccenda si può tranquillamente risolvere pacificamente se da parte Sua e di Dell c’è un’apertura al rispetto della legge e dei contratti.
Le cose mi sembrano molto chiare e finora mi sembra di avere sempre esposto le mie tesi e le mie richieste in modo chiaro!

Esorto nuovamente ad indicarmi le modalità di restituzione del software non richiesto all’atto dell’acquisto e del suo rimborso! Rimborso quantificabile in non meno di 180€(licenza windows vista ultimate) da aggiungere anche la licenza di microsoft works. [I 180 € li ho ricavati seguendo le indicazioni di ADUC per capire i costi delle licenze OEM basandomi sul catalogo di essedi.it]

Nel caso la mia richiesta sia così assurda e non sia valida prego di indicarmi dove sbaglio riportandomi una documentazione che avvalori le tesi di Dell e la Sua risposta.

Riporto anche in allegato l’ultima email che molto probabilmente non è neppure stata letta, data la risposta che ho ottenuto.

Ringrazio ancora dell’attenzione, sempre presente, e confido in una apertura di Dell nelle richieste di rimborso da parte dei consumatori!

Mario Santagiuliana

Non vedendo ancora nessuna risposta nei giorni sucessivi inoltrai un nuovo sollecito e…

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